Come sappiamo, per stampare in 3D sono disponibili diverse tipologie di materiali che si differenziano in base alle caratteristiche ed alle proprietà che vogliamo dare alla nostra stampa.
La maggior parte dei materiali impiegati, presentano un comportamento igroscopico.
Per comportamento igroscopico si intende la capacità di un materiale di assorbire le molecole di acqua presenti nell’ambiente che lo circonda.
Il filamento umido
In linea di massima tutti i materiali utilizzati per la stampa 3D presentano un comportamento igroscopico.
I materiali più igroscopici sono il PVA (materiale per i supporti solubili in acqua), il nylon, il PLA, ma anche l’ABS, l’unico materiale che non assorbe umidità è il PET.
Quando un filamento ha assorbito troppa umidità presenta un’alterazione delle sue caratteristiche originali, questo cambiamento può portare a diversi problemi durante la stampa.
I problemi più comuni dati da un filamento “umido” sono:
- elevata fragilità;
- il diametro del filamento aumenta;
- degrado delle proprietà meccaniche;
- bolle e piccoli scoppiettii durante le fasi di stampa (si rovina la superficie dell’oggetto di stampa e possono causare anche il distacco dal piano di stampa);
A causa di questi problemi è buona norma seguire alcuni accorgimenti in modo da conservare al meglio le caratteristiche del vostro filamento.
Come conservare il filamento
In linea di massima servirebbe sempre prestare la massima attenzione quando si ripone una bobina, infatti si consiglia sempre di riporre il filamento per lo meno nella sua confezione, molto probabilmente dotata di sacchetto di silica gel per ridurre l’assorbimento di umidità.
Cosa ancora migliore sarebbe quello di riporre il materiale in una busta di plastica, richiudibile, con all’interno un sacchetto di silica gel.
Per una corretta conservazione ricordatevi di:
- riporre sempre la bobina nella sua scatola;
- inserire la bobina in una busta di plastica con un sacchetto di silica gel;
- ovviamente conservare la bobina in un luogo asciutto;
- evitare posti soggetti ad eccessivi sbalzi termici;
- evitare la luce diretta del sole.
Soluzioni Fai Da Te
Buste di plastica per il sottovuoto
Si presentano come dei sacchi in plastica con una valvola che consente l’aspirazione dell’aria per poter tenere il contenuto della busta sottovuoto.
L’aria può essere facilmente tolta grazie ad un aspirapolvere, quindi vi basterà inserire la vostra bobina nella busta con un sacchetto di silica gel e creare il vuoto.
Scatole con chiusura ermetica
Un’altra soluzione piuttosto economica è quella di utilizzare delle scatole di plastica con chiusura ermetica, che potete trovare ovunque.
L’unica accortezza da adottare per questa soluzione è quella di inserire dei sacchetti di silica gel all’interno della scatola così da assorbire l’umidità presente.
DryBox
Per quanto riguarda i materiali molto igroscopici o comunque se si vuole essere sicuri di mantenere sotto controllo l’umidità e proteggere la vostra bobina vi consiglio di utilizzare un contenitore apposito il così detto DryBox.
In commercio sono presenti diversi DryBox, da quelli più semplici che consentono di proteggere il filamento dall’umidità a quelli con la funzione di essiccatore.
Quest’ultimi consentono di impostare una temperatura per poter asciugare il filamento, è dunque possibile controllare sia l’umidità che la temperatura e permettono di avere un filamento sempre in condizioni ottimali per la stampa.
Se non volete acquistare uno di questi oggetti è sempre possibile, anche in questo caso, ricorrere a metodi più casalinghi.
Per costruire un semplice DryBox potete seguire alcune delle soluzioni che potete trovare con il link qui sotto.
Altrimenti se avete l’esigenza di asciugare la vostra bobina potete utilizzare un semplice essiccatore di quelli utilizzati in cucina, l’importante è che abbia le dimensioni corrette per poter ospitare la vostra bobina da essiccare.
Qui di seguito potete trovare alcuni esempi.
Spero che questa breve guida possa esservi utile.
Se utilizzate altri metodi di conservazione scrivetelo nei commenti.